Studio Garro

                & Associati

Per i mutui già stipulati al momento della pubblicazione della presente delibera, qualora il tasso praticato superi il tasso limite, come definito dall'art. 1, punto 1 della legge 7 marzo 1996, n. 108, Sviluppo Italia, su richiesta del mutuatario, potrà procedere all'adeguamento dei tassi d'interesse, secondo i criteri e le condizioni riportati al comma precedente, a partire dalla prima rata in scadenza dopo l'adozione della presente delibera.



I soci a capitale privato delle imprese partecipate da Sviluppo Italia devono impegnarsi all'acquisto delle azioni o delle quote di quest'ultima, al termine del periodo di intervento, come previsto al punto 10, garantendo detto impegno almeno con un mandato irrevocabile a Sviluppo Italia di vendita di tante loro azioni o quote che, sommate a quelle di proprietà della finanziaria, siano pari almeno al 51% dell'intero capitale sociale.


Nel caso Sviluppo Italia partecipi a società cooperative, idonea garanzia può essere rappresentata almeno dalla costituzione di un apposito fondo, alimentato dagli utili di gestione e finalizzato al rimborso delle quote di Sviluppo Italia al termine del periodo previsto nel piano.


I finanziamenti concessi da Sviluppo Italia devono essere assistiti da idonee garanzie reali e/o personali o da fondi di garanzia. Qualora le garanzie prestate prevedano elementi di aiuto, gli stessi andranno opportunamente considerati ai fini del calcolo dell'ESL.



La base dell'insieme di spese ammissibili all'agevolazione comprende: a) la costruzione, l'acquisizione o il miglioramento di beni immobili; b) le nuove macchine e attrezzature, compresi i programmi informatici; c) le spese generali, come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, studi di fattibilità, acquisizione di brevetti o licenze, fino ad un massimo del 12% delle spese sopraindicate a) e b). Sono escluse le spese di pubblicità sui marchi detenuti dall'impresa che presenta il progetto.


I progetti possono prevedere il ricorso ad altre fonti di finanziamento pubblico, regionali, nazionali o comunitarie, nel rispetto dei limiti di intensità fissati dalla normativa comunitaria: a tal fine, Sviluppo Italia

può coordinare il suo intervento con i soggetti preposti alla gestione ed al coordinamento delle suddette altre fonti, allo scopo di contribuire all'accelerazione della spesa dei fondi comunitari.


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